- Home
- Parole del Parroco
- Il Giubileo e l’indulgenza
Il Giubileo e l’indulgenza
In questi spunti sul Giubileo non può mancare un cenno alle indulgenze. Che cosa è l’indulgenza? Non è semplicemente una “benevola disposizione d’animo” che porta a perdonare, ma esprime un dono straordinario: “la remissione di tutte le pene temporali per i propri peccati, per sé o come suffragio per qualche defunto”.
Al di là degli eccessi e degli abusi nella storia, si può comprendere il senso dell’indulgenza solo in unità con tutto il cammino giubilare, come itinerario di conversione: es-sa esige il rinnovamento interiore delle coscienze, che parte dai singoli e coinvolge la comunità intera. Al centro non c’è nulla di magico, né i nostri peccati, bensì l’amore di Dio per noi e il nostro per lui. Più che una scorciatoia, vuol essere uno stimolo a crescere nell’amore.
Per quale ragione domandare a Dio l’indulgenza (per sé o per i nostri cari)? In fondo, non ci ama già lo stesso? Il gesto aiuta a vivere in modo straordinario ciò che viviamo in modo ordinario. Anzitutto, gli uomini esprimono la coscienza dei propri peccati, riconoscendo che “con le proprie forze non sarebbero capaci di riparare al male che con il peccato hanno arrecato a se stessi e a tutta la comunità” (Incarnationis Mysterium). Dunque, intende rimediare alle conseguenze dei propri peccati. La seconda ragione sta nella solidarietà di tutti gli uomini in Cristo, nel bene e nel male. È un modo per invocare il sostegno degli altri. L’amicizia che abbiamo tra noi ci aiuta e ci salva. Proprio questo rimanda al principio ultimo: la salvezza ci è data da Cristo; nessuno si salva da se stesso. Niente di strano se anche il bene fatto dagli altri sia parte di questa grazia, che ne è l’origine!
L’obiettivo non è quindi un’assoluzione magica, ma che noi ci disponiamo ad accoglie-re il perdono di Dio affinché cresca in noi un amore pieno. I singoli passi e i gesti richiesti non rispondono ad una sorta di automatismo della salvezza, ma riportano agli elementi essenziali dell’esperienza cristiana: i sacramenti, la professione di fede, la comunione con la chiesa (preghiera per il Papa), la carità.
don Luca