19 Aprile 2025
5 Aprile 2025

Il Giubileo e il pellegrinaggio

Dall’antichità fino ai nostri giorni, la pratica devozionale del pellegrinaggio è presente in molte religioni. Tale pratica si distingue da altre forme di preghiera o ascesi per la sua forte dimensione comunitaria. Forse non è un caso, quindi, che le tre principali e più antiche feste del calendario ebraico, che celebrano la nascita del popolo d’Israele e contribuiscono a formarne l’identità come popolo di Dio (la festa di Pasqua, quella delle Settimane e quella della Capanne) si siano configurate nel tempo come feste di pellegrinaggio, da celebrarsi recandosi presso il santuario (Dt 16,16).
Per gli ebrei il luogo fisico per eccellenza dove incontrare il Signore, punto di in-contro tra cielo e terra e mèta dei pellegrinaggi, diventerà col tempo il tempio di Gerusalemme. Ci si arriva cantando i salmi delle ascensioni, con nel cuore una profonda gioia: “Quale gioia quando mi dissero: andremo alla casa del Signore. E ora o miei piedi si fermano alle tue porte, Gerusalemme”.
Ciò che conta nel pellegrinaggio, ad ogni modo, non è tanto di arrivare in uno specifico luogo fisico, quanto di entrare in relazione con il Signore. Proprio questo di-venterà il senso del pellegrinaggio cristiano, figura di un altro e ben più importante pellegrinaggio: quello verso la casa del cielo, per l’incontro definitivo con il Signore della vita.
La comunità cristiana, infatti, si auto comprende come popolo di “stranieri e pellegrini” (1Pt 2,11), che cammina verso l’incontro con Colui che viene (Ap 22,20).
Come Parrocchia abbiamo proposto e proporremo diversi pellegrinaggi, più o me-no vicini, di uno o più giorni, per ogni fascia d’età. Riscopriamoci comunità anche attraverso questi momenti; rinnoviamo la gioia di essere cristiani; ritroviamo la speranza nella vita che non finisce e allora il Giubileo sarà stato per ciascuno un vero e proprio incontro di grazia, un tempo per rinsaldare la nostra fede nel Dio amante dell’uomo, che arriva fino a dare la vita per ciascuno di noi.
don Luca